05.15.2019 - Articoli

Che cos'è il metodo Martinotti?

Il metodo Martinotti, noto anche come metodo Charmat o metodo Martinotti-Charmat, è il procedimento più utilizzato per la produzione di spumanti a livello mondiale!

Sono innumerevoli gli spumanti prodotti con il metodo Martinotti: dal Prosecco all’Asti, al Lambrusco e, naturalmente, Bolé.

Ma cosa c'è dietro questo misterioso metodo? Chi lo ha inventato? E, soprattutto, perché è così popolare?

Scopriamolo subito.

Il nome

Il metodo Martinotti fu inventato e brevettato nel 1895 da Federico Martinotti, direttore dell'Istituto Sperimentale per l'Enologia di Asti.

15 anni dopo, un francese di nome Eugène Charmat adottò il procedimento di Martinotti per costruire e brevettare le autoclavi, ancora oggi utilizzate per il processo di rifermentazione. Da qui il doppio nome Martinotti - Charmat.

Martinotti l'enologo-designer, Charmat l’ingegnere. Il risultato: un'invenzione italo-francese che tutti amiamo!

Come funziona

Come per il metodo Champagne (o Metodo Classico), anche attraverso il Martinotti viene prodotto un vino base dal vitigno scelto. Le uve vengono solitamente raccolte prima in quanto la seconda fermentazione può raggiungere un ulteriore 1% di gradazione alcolica!

A questo punto il metodo Martinotti si differenzia: una volta che il vino base è fatto, invece di essere imbottigliato separatamente, viene spostato in una grande autoclave pressurizzata. Si aggiunge una miscela di lievito e zucchero per indurre la fermentazione secondaria: in questo modo il vino inizia a lavorare creando le bolle, detta anche presa di spuma.

L’autoclave consente di controllare il contatto con il lievito in modo da ottenere un prodotto finale coerente con gli obiettivi prefissati.

Terminata la seconda fermentazione, il vino viene filtrato per rimuovere le fecce e ogni altro sedimento, quindi travasato. Qui viene aggiunto il dosaggio - la miscela di zucchero e vino che denota se è Brut, Extra-Dry, Dry ecc. - per poi passare all’imbottigliamento e al sigillo sotto pressione per mantenere tutta quella spumeggiante caratteristica all’interno della bottiglia.

Perché usare il metodo Martinotti?

Il Metodo Classico precede il metodo Martinotti di diverse centinaia di anni, anche se va ricordato che, fino ai primi del 700 le bolle erano ancora considerate un difetto!

Uno dei principali vantaggi nell'utilizzo del metodo Martinotti è la conservazione delle note e dei sapori varietali aromatici delle uve. Mentre i vini Metodo Classico devono molto del loro sapore alle qualità autolitiche conferite dai lieviti morti, i vini Martinotti rappresentano freschezza e intensità.

Le moderne tecnologie apportano continui miglioramenti al procedimento, il che significa che un Trebbiano Martinotti può catturare un palato di agrumi acidi pur mantenendo i delicati aromi floreali aromatici tipici della varietà.

A questo aggiungete il perlage fine e persistente e otterrete una combinazione perfetta! Martinotti significa anche coerenza: la certezza di ottenere un prodotto finale sempre delizioso in modo costante, ad ogni produzione.

Per concludere, con il metodo Martinotti si possono ottenere vini di alto livello: consistenti, deliziosi e con ottimi rapporti qualità/prezzo.

Non ci resta che brindare insieme con un calice di Bolé!

The end

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