By the people, for the people: il viticoltore

Anche quest’anno, Bolé ha scovato uno dei giovani talenti proveniente dal mondo dell’illustrazione e delle arti visive italiane, in grado di interpretare a pieno, con la propria sensibilità, lo spirito del brand.

Perché, si sa, Bolé è un modo di stare insieme: le bollicine fanno da comune denominatore a musica, design e social eating.

Inauguriamo allora questa nuova avventura insieme a Claudia Alexandrino, in arte Shut Up Claudia, una giovane illustratrice portoghese che da qualche anno ha fatto di Milano la propria casa.

Il progetto Shut Up Claudia nasce dalla forte esigenza di comunicare la più vera e forte parte di sé al mondo, senza filtri e senza convenzioni. La donna è il soggetto principale delle sue opere, una donna irriverente, sincera e priva di maschere, proprio come Claudia che, attraverso questo alter ego, racconta le sfaccettature più autentico della realtà femminile.

Quattro le opere che Shut Up Claudia realizzerà per Bolé in questi mesi: una serie di illustrazioni che vogliono immortalare i personaggi di un racconto che nasce nei vitigni DOC, procede in un lungo processo di fermentazione, si veste con creatività e magia, fino ad arrivare al ristorante, dove comincia la vera esperienza, un’esplosione di bollicine romagnole.

Scopriamo insieme la prima tavola dedicata al personaggio che inaugura questo fantastico viaggio, il viticoltore.

È lui, il socio, accuratamente selezionato tra i 100 migliori delle quattro province romagnole (Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini) che raccoglie le sue uve più pregiate (Trebbiano e Famoso per Bolé Blue e Sangiovese per Bolé Rosé) e che da così inizio alla nascita di un vino che è molto più di un vino: un progetto fatto di visione, famiglie e anche tanto entusiasmo, quello che contraddistingue da sempre questa terra. Un viticoltore che indossa, per questa occasione, i panni di una sfavillante pattinatrice che sfreccia, con velocità e grinta, tra i filari di un fantastico vigneto.   

“By the people, for the people”: perché Bolé nasce, prima di ogni altra cosa, dal cuore delle persone – dei pattinatori ;) – che credono nel loro territorio, nella loro aziende, nei vitigni romagnoli.

Una volontà di rinascita che è stata racchiusa in una bottiglia, uno scrigno di vetro che diventa testimone e trasferisce, come in una staffetta olimpionica, il gusto, il sapore, il profumo di un vino che non vede l’ora di raccontare la propria storia al mondo.